Giovanni Mosti

La malattia del sistema venoso superficiale è dovuta ad una predisposizione costituzionale per cui la parete venosa o le valvole sono congenitamente più deboli. Lungo la vita, a qualsiasi età, questa predisposizione costituzionale porta alla comparsa delle manifestazioni cliniche che possono variare dalla più comune dilatazione dei capillari e delle piccole vene sottocutanee dette “reticolari”, alla comparsa delle vene varicose. Nel primo caso si tratta di un’alterazione a prevalente carattere estetico senza alcuna ripercussione negativa sulla salute. Le vene varicose possono invece provocare sintomi quali dolore, pesantezza e gonfiore delle gambe, alterazioni della cute. Negli stadi più avanzati la malattia venosa può complicarsi con due complicazioni maggiori: la flebite e l’ulcera cutanea. Di conseguenza mentre il trattamento dei capillari non è indispensabile se non per motivi estetici, le vene varicose dovrebbero essere sempre trattate.