L’ulcera cutanea è una lesione della cute delle gambe che non tende spontaneamente alla guarigione ma, anzi tende a cronicizzarsi. Infatti il 50% delle ulcere può durare fino ad 1 anno e il 10% circa è aperto ancora dopo 5 anni. In quasi il 90% dei casi l’ulcera è dovuta ad una malattia della circolazione e solo nel 10% circa dei casi ad altre malattie (dermatologiche, reumatologiche ed altro).
Prima di iniziare un qualsiasi trattamento delle ulcere cutanee è necessario individuare la causa che le ha prodotte. È quindi necessario sottoporre il paziente portatore di ulcera cutanea ad un completo protocollo diagnostico dell’ulcera cutanea. Una volta individuata la causa sarò necessario curarla e cercare di rimuoverla se si vuol avere una possibilità di ottenere la guarigione dell’ulcera stessa. Solo successivamente a questi due primi passi dovremo occuparci del trattamento locale che deve basarsi su adeguata detersione del fondo della lesione, su medicazioni locali e sulla terapia compressiva. La detersione del fondo deve essere effettuata con soluzione fisiologica o con antisettici non aggressivi in modo da non danneggiare, insieme ai batteri che proliferano sul fondo dell’ulcera, anche le cellule del paziente deputate alla ricostruzione del tessuto cutaneo. Sono pertanto da evitare i comuni antisettici che vanno bene per la prima pulizia delle ferite acute ma non di quelle croniche. Le medicazioni dell’ulcera sono medicazioni particolari che devono creare e mantenere un ambiente umido sul fondo dell’ulcera.
Si è infatti osservato che l’ambiente umido favorisce l’eliminazione dei tessuti necrotici e della carica batterica e favorisce la ricrescita del tessuto sano. Le medicazioni tradizionali con garza in cotone o con le comuni garze molto utilizzate da medici e pazienti sono inutili se non dannose. Infine la terapia compressiva mediante bendaggio o i nuovi sistemi compressivi basati su sistemi con chiusura con Velcro® o le calze elastiche. Questo trattamento è di fondamentale importanza in quanto riduce la stasi venosa, migliora l’afflusso di sangue arterioso, migliora gli scambi tra sangue e tessuti e favorisce una più rapida guarigione. Il problema della terapia compressiva è che essa va saputa applicare per non correre il rischio che possa essere totalmente inutile o perfino dannosa se non correttamente applicata.
Nei casi davvero complicati di ulcere molto grandi o profonde o datanti da lungo tempo la cura ambulatoriale può essere inutile e non raggiungere lo scopo di ottenere la guarigione. In questi casi è necessario ospedalizzare il paziente. Durante il ricovero dovrà essere attuato un nuovo controllo diagnostico per appurare eventuali errori di diagnosi e impostata la corretta terapia della causa che ha prodotto l’ulcera. Ma soprattutto si dovrà procedere detersione chirurgica o, meglio ancora, idrochirurgica del fondo della lesione. Ottenuto un buon fondo della lesione vi si potranno applicare sostituti dermici che stimolino la rigenerazione dei tessuti andati distrutti dall’ulcera o la cute stessa del paziente può essere decisiva per la guarigione. Un ruolo importante gioca, nel processo di guarigione la medicina rigenerativa che verrà trattata a parte.